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Gamification e beni culturali

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La gamification consiste nell'introdurre un insieme di comportamenti derivati storicamente dal mondo dei videogiochi a settori e contesti che non hanno a che fare col gioco al fine di applicare dinamiche ludiche ed introdurre metodologie di coinvolgimento attivo da parte degli utenti.

Attraverso la gamification si assiste così all'introduzione di abitudini ludiche nei settori più disparati allo scopo di aumentare la fidelizzazione e la partecipazione degli utenti: missioni da completare, punteggi, livelli da raggiungere, missioni sempre più complicate, ecc.

Il geocaching si presta idealmente come metodologia di gamification applicata alle caratteristiche del territorio, beni culturali in primis, ma non solo: realtà ed eccellenze locali, vocazioni paesaggistiche, presidi enogastronomici e molto altro.
Il geocaching si pone così come strumento inedito per proporre una nuova dimensione ludica al centro dei rapporti tra cultura, territorio e comunità.

La dinamica di gaming introdotta dal geocaching consiste, in estrema sintesi, in un conteggio incrementale delle cache trovate dagli utenti che guadagnano souvenir ed aggiornano le loro statistiche di ricerca aggiungendo aree geografiche esplorate nei loro profili, nella valutazione a livelli crescenti di difficoltà e terreno nella ricerca della cache, nella sfida ad essere i primi scopritori di un tesoro diventanto i first to finder e partecipando attivamente alla creazione di uno storytelling locale.

L'esperienza di geocachingitalia.it nello sviluppo di gaming applicati al marketing territoriale è ribadita dalla pertecipazione come relatore al convegno universitario specialistico "Gamification, soglie e limiti dell'offerta culturale" organizzato nell'Aula Magna del Dipartimento delle Arti dell'Università degli Studi di Bologna in collaborazione con CUBE, Centro Universitaro Bolognese di Etniosemiotica.